Algoritmo Google: cos’è e come funziona

Cos’è l’algoritmo di Google e come funziona? Quali sono i suoi aggiornamenti più importanti che condizionano le SERP di tutto il mondo?

Se sei il proprietario di un sito internet o ti occupi di SEO è importante sapere come funziona l’Algoritmo Google e conoscere i principi fondamentali con cui determina il posizionamento dei contenuti nelle pagine dei risultati di ricerca.

Avere una chiara visione del suo funzionamento e rimanere aggiornato sui suoi continui cambiamenti è un punto di forza strategico molto importante che ti consentirà di presidiare le prime posizioni in SERP ed intervenire tempestivamente nel caso in cui le tue pagine riscontrino un improvvisa perdita di traffico organico.

Entriamo ora nel dettaglio alla scoperta dell’algoritmo di ricerca Google.

 

Cos’è l’Algoritmo Google

L’Algoritmo Google è l’insieme di regole che il motore di ricerca utilizza per determinare il posizionamento di un sito web all’interno della sua pagina dei risultati a fronte di una query effettuata da un utente. Queste regole, dette anche Ranking Signal, stabiliscono fondamentalmente se una pagina di un sito internet debba vedersi in prima o seconda posizione della SERP, piuttosto che nella seconda pagina dei risultati di Google.

I Ranking Signal o fattori di ranking sono pertanto le caratteristiche di un sito web che determinano il suo posizionamento nei motori di ricerca. Questi fattori di posizionamento combinati formano nel loro insieme l’algoritmo di un motore di ricerca.

Sono poco più di 200 variabili, non tutte a conoscenza dei SEO Specialist, e possono essere raggruppate in due macro categorie a seconda del loro contesto di ottimizzazione SEO:

  • Fattori on-site oppure on-page, cioè i fattori di ranking interni al sito e strettamente legati alla sua struttura;
  • Fattori off-site, cioè i fattori di ranking legati ad aspetti esterni al sito web.

 

Alcune di queste caratteristiche vengono definite ed elaborate nel tempo dagli sviluppatori di Google e applicate sul motore di ricerca attraverso aggiornamenti continui del suo algoritmo, i cosiddetti Google Update. Tra i più importanti possiamo ricordare gli algoritmi Panda, Penguin e Hummingbird.

Esistono poi altre regole automatiche dietro le quali non c’è lo zampino degli sviluppatori di Google. Con lo sviluppo tecnologico infatti, l’algoritmo ha imparato ad aggiornarsi autonomamente grazie al Machine Learning, un sistema basato sull’intelligenza artificiale con il quale il motore di ricerca raccoglie informazioni e impara da se stesso ad evolversi.

 

Algoritmo Google e i suoi aggiornamenti

 

Come funziona Google

Quando un utente effettua una ricerca su Google, il motore di ricerca consulta il proprio indice nel quale risiedono milioni di risorse di siti internet precedentemente analizzati e restituisce nella SERP il risultato più pertinente, che sia un contenuto testuale, un video, un’immagine o una scheda relativa ad un’attività locale.

Ma nel dettaglio, come funziona l’Algoritmo Google? Per poter fornire il miglior risultato e pertanto rispondere in modo preciso alla query fatta dall’utente, l’algoritmo di Google svolge, seppur in momenti diversi, tutta una serie di attività. Tra queste:

  • l’individuazione, interpretazione ed categorizzazione dei contenuti dei siti web sparsi in rete;
  • l’archiviazione di queste risorse nel suo database indice in funzione dell’intento di ricerca che sta dietro alla query effettuata dall’utente nella tool bar del motore di ricerca;
  • presentare in SERP il contenuto più pertinente e di valore in funzione dei fattori di ranking sopra citati.

 

L’Algoritmo Google svolge fondamentalmente tre operazioni di pre-analisi ed archiviazione così distinte:

  1. Crawling
  2. Indexing o indicizzazione
  3. Ranking

 

Crawling

In questa fase il crawler del motore di ricerca (Googlebot in caso di Google o Bingbot in caso di Bing) scansiona e acquisisce una copia testuale di tutti i documenti del Web per creare un indice che ne permetta la successiva ricerca e visualizzazione.

Indicizzazione

Una volta scoperta e analizzata la pagina, Google la archivia nel suo indice, il quale contiene centinaia di miliardi di pagine in uno spazio di oltre 100.000.000 gigabyte.

Ranking

In base alla ricerca effettuata, Google restituisce ai propri utenti una determinata SERP. I risultati mostrati vengono scelti e ordinati a seconda della qualità dei contenuti e della loro pertinenza rispetto all’intento presunto dell’utente.

 

Aggiornamenti algoritmo Google

 

Aggiornamento dell’Algoritmo Google

La mission di Google è quella di organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e utili.

Con il suo motore di ricerca fa il possibile per fornire risposte pertinenti e contenuti di qualità ai propri utenti, cercando al contempo di migliorare l’esperienza di utilizzo della piattaforma rendendola rapida, user-friendly ed esaustiva.

Per raggiungere questo ambizioso obiettivo, Google lavora costantemente sul miglioramento del proprio algoritmo, apportando frequentemente degli aggiornamenti, i famosi Google Update.

Questi aggiornamenti sono continui e frequenti. Possono raggiungere anche l’ordine delle centinaia nel corso di un anno. Giusto per rendere l’idea sulla frequenza di aggiornamento dell’algoritmo, il motore di ricerca di Mountain View ha dichiarato di averne apportati 3234 nel 2018, una media di quasi 9 update al giorno!

Il continuo aggiornamento dell’Algoritmo di Google ha lo scopo di:

  • modificare l’importanza dei fattori di ranking;
  • contrastare, scoraggiare e penalizzare pratiche di Black Hat SEO;
  • evolvere il motore di ricerca in funzione del progresso tecnologico e dei cambiamenti delle ricerche e dei comportamenti degli utenti.

 

Alcuni Google Update sono piccoli e poco significativi, con effetti minori sulle SERP. Altri invece, definiti Google Core Update o Broad Core Algorithm Update, interessano il cuore dell’algoritmo e possono influenzare in modo significativo i risultati della ricerca. Alcuni di questi sono entrati addirittura nella storia della Search Engine Optimization per via degli effetti devastanti avuti su determinate SERP a livello mondiale!

È opportuno ricordare che le regole che governano l’Algoritmo di Google sono segrete! Solo poche decine dei 200 fattori di posizionamento sono riconosciute e confermate dallo stesso team interno di Google. Pertanto tutte le considerazioni fatte intorno ad un aggiornamento dopo il suo lancio sono e restano intuizioni e supposizioni dedotte sulla base di esperimenti effettuati da SEO Specialist.

Può capitare a volte di incorrere in informazioni online variabili e contraddittorie tra loro. L’applicazione o l’effetto di alcuni aggiornamenti dell’algoritmo Google possono infatti variare geograficamente: un update rilasciato da Google può vedere la sua immediata applicazione negli Stati Uniti e nel resto del mondo solo successivamente, a distanza di mesi o addirittura anni.

Tutti questi aspetti rendono la SEO una materia molto incerta per la quale non esistono risposte e regole definitive. Le stesse dichiarazioni o best practices rilasciate da Google spesso risultano ambigue, forvianti e poco attendibili. Questo perché è nell’interesse di Google stessa non svelare e fornire la verità assoluta sull’ottimizzazione per i motori di ricerca.

Ma perché BIG G non vuole che i consulenti ed esperti SEO conoscano tutti i trucchi per ottimizzare alla perfezione un sito internet? Sembrerebbe che Google non voglia che l’ottimizzazione SEO diventi un modo per modificare e truccare le SERP, magari sfruttando i limiti del suo algoritmo, per far apparire in prima pagina soltanto quei siti che possono permettersi un’ottimizzazione SEO a scapito di altri siti nettamente migliori e con contenuti più pertinenti e di valore.

 

Aggiornamenti Google più famosi

Gli aggiornamenti dell’Algoritmo Google più famosi che nel tempo hanno avuto impatti significativi sulle SERP e modificato il modo di fare SEO sono:

  1. Google Panda;
  2. Knowledge Graph;
  3. Google Penguin;
  4. Google Hummingbird;
  5. Google Pigeon;
  6. Google Payday Loan Update;
  7. Top Heavy;
  8. Mobilegeddon
  9. RankBrain;
  10. Bert

 

Google Panda

Nel febbraio del 2011 Google lancia Google Panda Update, un aggiornamento che si pone come obiettivo principale quello di riconoscere le pagine con contenuti di bassa qualità e di eliminarle dai risultati del motore di ricerca.

Knowledge Graph

Rilasciato nel 2012, non è un vero e proprio algoritmo ma un nuovo modello di organizzazione delle informazioni da parte di Google basato su relazione e connessioni tra termini.

Google Penguin

Google Penguin è stato ufficialmente pubblicato nel 2012 ed è considerato uno degli aggiornamenti più famosi perché ha rivoluzionato anche il modo di fare ottimizzazione per i motori di ricerca e conseguentemente il lavoro dei consulenti SEO. Fondamentalmente questo core update punisce i siti che effettuano Keyword Stuffing e applicano sistemi di generazione di link non naturali per modificare artificialmente la Link Popularity del sito.

Google Hummingbird

Tra gli aggiornamenti di Google rappresenta il primo tentativo di avvicinamento alla ricerca semantica e al linguaggio naturale dell’uomo. Rilasciato nel 2013, questo update riconosce gli elementi semantici all’interno delle pagine, come domande e conversazioni.

Google Pigeon

Google Pingeon, entrato in vigore nel 2014, è l’aggiornamento rivolto alle ricerche locali. Grazie alla sua applicazione, la rilevanza dei risultati delle pagine di ricerca è fortemente condizionata dalla variabile territoriale e dal geolocalizzazione dell’utente che effettua la ricerca.

Google Payday Loan Update

È l’algoritmo introdotto per la prima volta nel 2013 negli Stati Uniti con l’intento di riconoscere e contrastare spam e tecniche SEO illegali.

Top Heavy

Top Heavy è l’update del core di Google che penalizza le pagine web con troppi banner e pubblicità in rapporto al contenuto informativo.

Mobilegeddon

Mobilegeddon o Mobile Friendly Update. Introdotto nel 2015 è divenuto fin da subito un fattore di ranking determinante. Premia infatti i siti mobile ready, ossia con un design responsivo e adattabile sui dispositivi mobile come tablet e smartphone.

RankBrain

RankBrain è stato lanciato nel 2015 ed è il primo tra gli aggiornamenti Google a basarsi su tecniche di intelligenza artificiale. La sua funzione principale è quella di interpretare le query e filtrare i risultati di ricerca sfruttando il machine learning.

Bert

Bert è il più recente tra gli aggiornamenti dell’algoritmo Google ed è l’acronimo di Bidirectional Encoder Representations from Transformers. Si tratta di un Core Update che consente al motore di ricerca di comprendere in modo più preciso e sensibile il linguaggio degli esseri umani, quindi frasi più lunghe scritte o pronunciate a voce tramite la ricerca vocale.

Conclusioni

Oggi ottimizzare un sito per i motori di ricerca non vuol dire solamente possedere ed applicare determinate competenze tecniche e strategiche. Come dimostrato nell’articolo che hai appena letto, non è sufficiente! È fondamentale al contrario conoscere l’Algoritmo Google, il suo funzionamento e i suoi continui aggiornamenti per rimanere al passo con il processo evolutivo dei motori di ricerca e dei comportamenti delle ricerche degli utenti.

Conoscere questi aspetti ti consentirà di presidiare costantemente le prime posizioni delle SERP e di ridurre al minimo spiacevoli incombenze come un calo di traffico improvviso o penalizzazioni del tuo sito web.

Marco D'Amico

Marco D'Amico

SEO Specialist, Digital Strategist e fondatore di SEOAlk. Da anni si occupa di sviluppo web, ottimizzazione SEO e Digital Coaching.

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